Aldrovandiana. Historical Studies in Natural History https://aldrovandiana.it/ <p style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%;"><span style="font-weight: normal;"><em>Aldrovandiana</em> è una rivista semestrale, peer reviewed e open access, che pubblica contributi in italiano e in inglese, con particolare attenzione all’apparato iconografico.</span></p> Bologna University Press it-IT Aldrovandiana. Historical Studies in Natural History 2785-6127 <p>Copyrights © Aldrovandiana</p> <p>License <a href="http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/" target="_blank" rel="noopener">CC BY 4.0</a></p> Scienza & bellezza. Le orchidee nei libri di Ulisse Aldrovandi https://aldrovandiana.it/article/view/220 Redazione Copyright (c) 2024 Redazione https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 235 235 Scienza & bellezza: le orchidee nei libri di Ulisse Aldrovandi https://aldrovandiana.it/article/view/219 <p>Nel saggio sono riproposti i contenuti della mostra <em>Scienza &amp; bellezza: le orchidee nei libri di Ulisse Aldrovandi</em>, tenutasi nella Biblioteca Universitaria di Bologna dal 20 gennaio al 23 marzo 2024. L’elaborazione del percorso espositivo ha coinvolto studiose e studiosi di diverse discipline, ciò che ha reso possibile tessere un <em>fil rouge</em> che legasse fra loro materiali diversi e che nello stesso tempo delineasse la correlazione tra la concezione cinquecentesca della scienza dello studio e quella odierna. L’articolo quindi prevede una sezione dedicata ai manoscritti e ai libri a stampa di Aldrovandi per indagarne natura e contenuti e un’indagine sulle orchidee, scelte come protagoniste esemplari del percorso, da un punto di vista naturalistico.</p> Fabrizio Buldrini Giulia Cò Daniel Klein Adriana Paolini Copyright (c) 2024 admin admin; Fabrizio Buldrini, Giulia Cò, Daniel Klein, Adriana Paolini https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 209 234 10.30682/aldro2401o Introduzione. Spigolature aldrovandiane https://aldrovandiana.it/article/view/206 <div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>L’iniziativa <em>Spigolature bibliografiche Aldrovandiane. Per amor di Bibliografia, e per amor d’Ulisse</em> si inserisce nel vasto programma di eventi che l’Università di Bologna e in particolare SMA, il Sistema Museale d’Ateneo, ha dedicato ad Ulisse Aldrovandi (1522–1605), onde celebrarne il cinquecentesimo della nascita.</p> </div> </div> </div> Fiammetta Sabba Lucs Ciancabilla Copyright (c) 2024 Fiammetta Sabba, Luca Ciancabilla https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 7 8 10.30682/aldro2401a Tracce bibliografiche nell’opera di Ulisse Aldrovandi tra il Pandechion, la Biblologia e la sua raccolta personale https://aldrovandiana.it/article/view/208 <div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Il contributo intende presentare la figura di Ulisse Aldrovandi nella veste di appassionato bibliografo. In particolare, attraverso l’analisi condotta su alcuni manoscritti contenenti i cataloghi alfabetici della biblioteca dello studioso, il saggio analizza le modalità di raccolta delle informazioni e della conoscenza da un punto di vista organizzativo e tecnico-catalografico, anche attraverso un confronto con il coevo panorama bibliografico.</p> </div> </div> </div> Fiammetta Sabba Lucia Sardo Copyright (c) 2024 Fiammetta Sabba, Lucia Sardo https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 11 27 10.30682/aldro2401b Delle statue antiche, che per tutta Roma, in diversi luoghi, & case si veggono di Ulisse Aldrovandi: una possibile – inedita – lettura per la storia del restauro https://aldrovandiana.it/article/view/209 <div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>In questo saggio non si intende ricordare l’importanza e la fortuna del <em>Delle statue antiche</em> di Ulisse Aldrovandi nello studio della storia dell’arte e della letteratura artistica. La descrizione aldrovandiana, redatta durante il secondo soggiorno del naturalista bolognese a Roma, è una delle fonti più utili all’indagine delle collezioni di sculture antiche e di antichità a Roma nel XVI secolo. Lo scopo di questo breve scritto è quello di mettere a fuoco un nuovo punto di vista, un’analisi inedita del testo di Aldrovandi, poiché fra le sue pagine possiamo recuperare molte informazioni ed osservazioni utili alla storia del restauro e della conservazione delle opere d’arte. Un documento di assoluta vivacità e freschezza che, come risulta ad una lettura aperta a nuovi punti di vista, può riservare inedite sorprese necessarie alla crescita di queste discipline.</p> </div> </div> </div> Luca Ciancabilla Copyright (c) 2024 Luca Ciancabilla https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 29 37 10.30682/aldro2401c Ulisse Aldrovandi lettore di un’ottava del Furioso https://aldrovandiana.it/article/view/210 <div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>L’articolo si sofferma su di una citazione dall’<em>Orlando furioso</em> di Ludovico Ariosto presente nell’<em>Ornithologiae</em> di Ulisse Aldrovandi, al fine di porre in luce alcuni aspetti cruciali della lettura che Ulisse fece dell’opera ariostesca.</p> </div> </div> </div> Nicolò Maldina Copyright (c) 2024 Nicolò Maldina https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 39 46 10.30682/aldro2401d Aldrovandi’s Musical Legacy: not just Aristoxenus. Towards New Research Horizons https://aldrovandiana.it/article/view/211 <p>L’interesse di Aldrovandi per la musica come cultura, come mezzo per comprendere il mondo e i suoi abitanti, come nutrimento insostituibile per la curiosità intellettuale dello scienziato, è una pagina ancora da scrivere nella storia dei rapporti tra musica e scienza, nel XVI e nel primo XVII secolo. Concentrandosi sull’edizione a stampa della traduzione latina del trattato musicale di Aristosseno presente nella sua biblioteca, questo articolo delinea alcune altre direzioni di un progetto di ricerca sull’eredità musicale di Aldrovandi che esplorerà i trattati musicali antichi e contemporanei, nonché i suoni e la musica dei nativi trasmessi nelle narrazioni dei viaggiatori ed esploratori del Nuovo Mondo.</p> Donatella Restani Copyright (c) 2024 Donatella Restani https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 48 57 10.30682/aldro2401e In trasparenza: un confronto tra le filigrane del corpus aldrovandiano delle tavole della Biblioteca Universitaria di Bologna e del ms. 2 della Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma https://aldrovandiana.it/article/view/212 <p>Il manoscritto 2 della Biblioteca Universitaria Alessandrina fu fatto confezionare tra il 1584 e il 1590 da Ulisse Aldrovandi per Francesco Maria II della Rovere, ultimo duca di Urbino che diventò poi suo mecenate e lo sostenne economicamente nella stampa dell’<em>Ornithologia</em>. Per ricostruire la complessa e misteriosa storia del manoscritto 2, per decenni alimentata solo da ipotesi fantasiose, sono partita da una analisi stratigrafica del manufatto, andando ad esaminare tutte quelle componenti ‘materiali ed oggettive’ legate al suo confezionamento: in particolare la legatura e la sua ornamentazione, la carta e la filigrana e il contenuto. L’analisi e l’identificazione della filigrana del ms. 2 ha portato ad estendere la ricerca all’intero <em>corpus</em> aldrovandiano delle tavole di animali di Bologna. Si presentano i primissimi risultati dello studio fatto ‘in trasparenza’ sulle filigrane bolognesi.</p> Chiara Faia Copyright (c) 2024 Chiara Faia https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 61 79 10.30682/aldro2401f Aldrovandi e i libri di Aristotele: una spigolatura https://aldrovandiana.it/article/view/213 <p>Il manoscritto 83 del fondo di Ulisse Aldrovandi, custodito presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, e diviso in due tomi, ospita al suo interno alcuni trattati genericamente dedicati alla <em>Bibliologia</em>. Tra questi, spicca un corposo <em>De bibliothecis</em> dedicato alle biblioteche antiche e moderne. Qui è analizzata la sezione dedicata alla <em>Bibliotheca d’Aristotile</em>, la cui fonte è individuata nel <em>Theatrum Humanae Vitae</em> di Theodor Zwinger.</p> <p>&nbsp;</p> Baldi Baldi Copyright (c) 2024 Diego Baldi https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 82 90 10.30682/aldro2401g Un viaggiatore tra i viaggiatori. Ulisse Aldrovandi e altre testimonianze di viaggio in mostra alla Biblioteca Universitaria di Bologna https://aldrovandiana.it/article/view/214 <p>Il contributo illustra e approfondisce la sezione dedicata a Ulisse Aldrovandi all’interno della mostra <em>Il patrimonio culturale di Bologna allo specchio dei viaggiatori europei. Esplorazioni tra la prima modernità e l’era contemporanea</em> (22 gennaio 2022 – 18 marzo 2022), tenutasi presso la Biblioteca Universitaria di Bologna e consultabile online. La mostra, inserita all’interno di un progetto internazionale di valorizzazione di fondi di biblioteche europee, ha contribuito alla riflessione sul ruolo che la letteratura di viaggio ha avuto nella formazione scientifica e personale del naturalista. In seguito a una preliminare panoramica sulle opere di viaggio appartenute a Ulisse Aldrovandi e oggi conservate alla Biblioteca Universitaria, saranno presentati gli esemplari scelti per la mostra, mettendone in evidenza le peculiarità, gli aspetti significativi e la metodologia di studio utilizzata da Aldrovandi.</p> Bianca Sorbara Copyright (c) 2024 Sorbara https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 94 108 10.30682/aldro2401h Il patrimonio culturale digitale prodotto su Ulisse Aldrovandi dall’Università di Bologna https://aldrovandiana.it/article/view/215 <p>Il contributo intende presentare e analizzare, mediante una panoramica delle celebrazioni, delle iniziative e delle attività organizzate dall’Università di Bologna nelle occasioni del III e del IV centenario della morte, e del cinquecentenario della nascita di Ulisse Aldrovandi, i prodotti e le attività di ricerca di natura digitale realizzati in tali occasioni. Ne consegue un quadro critico sull’evoluzione dei prodotti finali, e sul ruolo delle istituzioni e delle tecnologie nell’ambito della realizzazione e della conservazione del patrimonio culturale digitale e digitalizzato aldrovandiano.</p> Silvia Tripodi Copyright (c) 2024 Tripodi https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 110 121 10.30682/aldro2401i Il network delle relazioni di Ulisse Aldrovandi (1522–1605) in Italia, Europa e nel mondo https://aldrovandiana.it/article/view/216 <p>Ulisse Aldrovandi (1522–1605) è stato uno dei più celebri studiosi di storia naturale del XVI secolo. Il suo intento di raccogliere le differenti specie naturali “come in viaggio” lo aveva spinto ad ampliare i propri contatti con studiosi e tecnici di vari ambiti professionali e formazioni radicalmente differenti. Una testimonianza significativa di questo <em>réseau</em> sociale è sicuramente il suo carteggio che, coprendo un arco temporale di 70 anni e contando al suo interno oltre 2.100 lettere e più di 400 corrispondenti, mostra la capillarità delle relazioni dello studioso. <br />La raccolta e l’analisi di questi dati sono serviti per costruire alcuni percorsi espositivi all’interno della mostra <em>L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo</em>, di cui questo contributo rappresenta un approfondimento. Infatti, attraverso l’utilizzo di strumenti di visualizzazione, come mappe e grafici, questo intervento si propone di delineare lo sviluppo diacronico della rete di relazioni sempre più fitta che lo studioso bolognese fu in grado di intessere in Italia, in Europa e nel mondo.</p> Noemi Di Tommaso Noemi Di Tommaso Sara Obbiso Copyright (c) 2024 Noemi Di Tommaso, Sara Obbiso https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 123 148 10.30682/aldro2401l Gunnar Broberg, The Man who Organized Nature. The Life of Linnaeus. Translated by Anna Paterson, Princeton: Princeton University Press, 2023, 512 pp. Ill. ISBN: 9780691213422 https://aldrovandiana.it/article/view/221 <div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Nel 1971 lo storico e classicista Arnaldo Momigliano, polemizzando con gli orientamenti storiografici di impronta sociologica, ironizzava dichiarando che “no history, however bent on emphasizing collective decisions, can manage to get rid of the disturbing presence of individuals: they are simply there”. Si trattava in realtà di un conflitto intellettuale molto più antico che in ogni epoca e un po’ dappertutto ha contrapposto il racconto storico a quello biografico. Questa contrapposizione sembra aver avuto qualche giustificazione maggiore nella storia della scienza, una disciplina giovane che, come spesso accade agli inizi, si è lasciata andare a facili entusiasmi, celebrando in modi eccessivi, quando non addirittura agiografici, i suoi principali protagonisti. A partire dagli elogi accademici del Settecento, passando per le erudite biografie dell’Ottocento e prima metà del Novecento, i ritratti dei grandi della scienza ricostruivano i tratti ideali di figure emblematiche su cui concentrare e difendere una data immagina della scienza. Eppure, come ci ricorda Momigliano, la presenza degli individui rimane ineliminabile e quelli che hanno esercitato un ruolo da protagonisti sono gli unici ad averci trasmesso un corpo di fonti su cui sia possibile costruire un racconto documentato e capace di tenere freno l’immaginazione dello storico. Non sorprende dunque che il genere della biografia non sia del tutto tramontato e il volume che sono chiamato a recensire costituisce un esempio eccellente della più recente evoluzione. Relativamente a Linneo, non mancano le biografie documentate, su tutte quella di quasi 1000 pagine di Thore Fries apparsa nel 1903, a cui si sono aggiunte le importanti pubblicazioni della sua corrispondenza e l’edizione di manoscritti fondamentali, quali la Diaeta naturalis e la Nemesis Divina, che hanno enormemente arricchito le fonti documentarie.</p> </div> </div> </div> Marco Beretta Copyright (c) 2024 Marco Beretta https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 239 242 Flowers of Aloe vera from Medieval manuscripts to Renaissance printed books https://aldrovandiana.it/article/view/217 <p>L’<em>Aloe vera</em> è un prodotto erboristico popolare e i suoi estratti fanno parte di un’industria multimilionaria. Le aloe sono state usate come rimedio in tutto il mondo per secoli. Per esaminare come la conoscenza dell’aloe si sia evoluta dal periodo greco-romano fino al Rinascimento, abbiamo cercato le più antiche illustrazioni esistenti e gli esemplari di <em>Aloe</em> in fiore conservati in erbari. Questa ricerca di illustrazioni di <em>Aloe vera</em> nei manoscritti medievali e nei libri stampati fino al 1590 mostra che la maggior parte di queste fonti rappresenta e descrive solo materiale vegetativo. La prima illustrazione che abbiamo identificato di un'<em>Aloe vera</em> chiaramente in fiore proviene da un manoscritto arabo datato al XII secolo. La prima illustrazione stampata di una pianta in fiore è apparsa nel 1562 ed è basata su dipinti eseguiti non oltre il 1560 circa. Le prime testimonianze di <em>Aloe vera</em> in fiore sono fornite da esemplari di erbario italiani del periodo 1539–1554, ma l’<em>Aloe</em> era già coltivata con successo in Italia (Venezia) intorno al 1445–1448 e in Germania (Norimberga) nel 1542.</p> Urs Eggli Andrew Griebeler Anastasia Stefanaki Marie Cronier Louise Isager Isager Ahl Copyright (c) 2024 admin admin; Urs Eggli, Andrew Griebeler, Anastasia Stefanaki, Marie Cronier, Louise Isager Ahl https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 151 185 10.30682/aldro2401m Il vino e la stiancia (Typha palustris-Typha latifolia). Riflessioni vitivinicole e botaniche da una lettera di Ulisse Aldrovandi https://aldrovandiana.it/article/view/218 <p>Per molti secoli, la conservazione del vino è stata una delle fasi più delicate dell’intero processo di vinificazione. Era necessario prestare grande attenzione sia alle modalità di gestione del vino che a quelle dei vasi vinari, onde evitare l’innescarsi di nuove e indesiderate fermentazioni, acetificazioni e altri processi degenerativi. A partire da una lettera di Ulisse Aldrovandi si viene a conoscenza di alcune informazioni sui vasi vinari, sul loro utilizzo e, in particolare, su una curiosa tecnica di cantina, volta a impermeabilizzare le botti di legno attraverso l’utilizzo delle foglie di <em>Typha palustris</em>. Oltre a ciò, questa lettera costituisce un’ottima opportunità per riflettere sulla storia del vino e sulla necessità di affiancare ai tradizionali metodi d’indagine storico-agrari e storico-commerciali un approccio maggiormente orientato sui suoi aspetti scientifici, materiali e organici, al fine di fare luce sulla grande storia dei saperi, delle scienze e delle tecniche vitivinicole.</p> Daniele Ognibene Copyright (c) 2024 Daniele Ognibene https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-12 2024-07-12 3 1 188 206 10.30682/aldro2401n