Gunnar Broberg, The Man who Organized Nature. The Life of Linnaeus. Translated by Anna Paterson, Princeton: Princeton University Press, 2023, 512 pp. Ill. ISBN: 9780691213422
Pubblicato 12-07-2024
Come citare
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Abstract
Nel 1971 lo storico e classicista Arnaldo Momigliano, polemizzando con gli orientamenti storiografici di impronta sociologica, ironizzava dichiarando che “no history, however bent on emphasizing collective decisions, can manage to get rid of the disturbing presence of individuals: they are simply there”. Si trattava in realtà di un conflitto intellettuale molto più antico che in ogni epoca e un po’ dappertutto ha contrapposto il racconto storico a quello biografico. Questa contrapposizione sembra aver avuto qualche giustificazione maggiore nella storia della scienza, una disciplina giovane che, come spesso accade agli inizi, si è lasciata andare a facili entusiasmi, celebrando in modi eccessivi, quando non addirittura agiografici, i suoi principali protagonisti. A partire dagli elogi accademici del Settecento, passando per le erudite biografie dell’Ottocento e prima metà del Novecento, i ritratti dei grandi della scienza ricostruivano i tratti ideali di figure emblematiche su cui concentrare e difendere una data immagina della scienza. Eppure, come ci ricorda Momigliano, la presenza degli individui rimane ineliminabile e quelli che hanno esercitato un ruolo da protagonisti sono gli unici ad averci trasmesso un corpo di fonti su cui sia possibile costruire un racconto documentato e capace di tenere freno l’immaginazione dello storico. Non sorprende dunque che il genere della biografia non sia del tutto tramontato e il volume che sono chiamato a recensire costituisce un esempio eccellente della più recente evoluzione. Relativamente a Linneo, non mancano le biografie documentate, su tutte quella di quasi 1000 pagine di Thore Fries apparsa nel 1903, a cui si sono aggiunte le importanti pubblicazioni della sua corrispondenza e l’edizione di manoscritti fondamentali, quali la Diaeta naturalis e la Nemesis Divina, che hanno enormemente arricchito le fonti documentarie.