“L’ordine e il metodo” da I giardini d’Italia (1904) di Luigi Paolucci. Edizione, studio e commento
Pubblicato 19-12-2024
Parole chiave
- Flora of Italy; History of gardening; Ornamental plants
Come citare
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Abstract
Nelle pagine che compongono la seconda parte de I giardini d’Italia, il naturalista anconetano Luigi Paolucci (1849–1935), muovendo dalla “confusione che ormai regna nei cataloghi” degli amatori del giardinaggio a scopo ornamentale (com’egli stesso dichiara nella sua Ragione al presente lavoro), sottopone ad attento esame le piante che crescono e s’allevano nei giardini, nelle serre e nei parchi d’Italia, “onde ordinarle nelle stirpi naturali che le rappresentano”. Coniugando all’esattezza del metodo, ispirato ai precetti linneiani, una moderna volontà di volgarizzazione del sapere, il Paolucci dà corpo ad un’opera che, in centoquarantaquattro famiglie, tenta l’ardua impresa di metter ordine in un panorama naturale assai complesso, cercando al contempo di valorizzare l’apporto dato “all’arte del giardinaggio dalle diverse parti del mondo”, in una summa che, pur nella consapevolezza delle proprie lacune, rappresenta un pregevole esempio di botanica sistematica.