DOMINAE ISIdi VICTRICI – Iside a Bologna: (Biblioteca Universitaria di Bologna, 24 ottobre–26 novembre 2022)
Pubblicato 20-12-2022
Come citare
TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Abstract
Il 22 ottobre 2022, presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, si è svolta l’inaugurazione della mostra DOMINAE ISIdi VICTRICI – Iside a Bologna.
Ideata e curata da Antonella Brunelli, responsabile della Biblioteca del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, con la partnership organizzativa della BUB e il patrocinio del Sistema Bibliotecario di Ateneo, la mostra trae origine da un lavoro di ricerca (*) pubblicato nel 2020, che con l’aiuto di fonti inedite, ha portato alla scoperta di una incisione che ricostruirebbe una supposta statua di Iside dell’Iseo bolognese.
Il 5 settembre 1664 Ovidio Montalbani invia una lettera in latino ad Athanasius Kircher. Accademico dei Gelati e dei Vespertini, professore di filosofia e medicina presso lo Studio in Bologna, curatore del Museo Aldrovandi e poligrafo enciclopedico, l’erudito bolognese è un ammiratore del grande gesuita ed è orgoglioso di sottoporre a perizia a colui che ha fama di essere il massimo egittologo del tempo quello che ritiene un raro reperto da lui scoperto e conservato. Nelle intenzioni di Montalbani, dopo la sua morte il reperto avrebbe dovuto essere conservato nel Museo Aldrovandi.
È l’inizio di un’indagine erudita, che vedrà coinvolti, oltre al citato Montalbani, Lorenzo Legati, curatore del catalogo del Museo Cospiano, Angelico Aprosio, Athanasius Kircher e Carlo Cesare Malvasia, intorno al mistero di una lastra di basalto incisa di caratteri geroglifici, oggi andata perduta.
La mostra ricostruisce, attraverso il ricco corredo iconografico contenuto nelle collezioni librarie della Biblioteca Universitaria di Bologna, queste inedite vicenda, documentando la passione collezionistica del milieu colto bolognese nel contesto del revival di interesse per l’antico Egitto tra Rinascimento ed età barocca, ed esaltando la funzione assunta dal libro a stampa, in assenza dei media contemporanei, nella circolazione dell’informazione scientifico-accademica e nella divulgazione dei saperi in età moderna
Attraverso uno storytelling fruibile in modalità interattiva, è possibile inoltre seguire le molteplici interconnessioni tra personaggi e documenti, fino ad ammirare per la prima volta la statua come ci è stata restituita e tramandata dall’immaginario di Montalbani.
(*) Antonella Brunelli, “Iside a Bologna: Hieroglyphica e Aegyptiaca nelle collezioni librarie bolognesi tra Cinque e Seicento,” Bibliothecae.it 9/2 (2020): 203–277. https://doi.org/10.6092/issn.2283-9364/11991