Alle origini del pranzo di Babette. Le tartarughe come animali edibili nelle carte di Ulisse Aldrovandi
Pubblicato 19-12-2025
Parole chiave
- Ulisse Aldrovandi, Columbian Exchange, Turtles, Pandechion Epistemonicon, Nutrition
Come citare
Copyright (c) 2025 Francesca Campani, Noemi Di Tommaso

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Abstract
Il presente contributo intende indagare la costruzione culturale della tartaruga come animale edibile all’interno della grammatica alimentare della prima età moderna. A partire da uno studio delle carte e delle opere di Ulisse Aldrovandi, l’articolo vuole contribuire a una comprensione più sfaccettata del columbian exchange, evidenziando come oltre alle piante anche gli animali abbiano contribuito a rimodellare l’immaginario naturalistico e gastronomico dell’Europa rinascimentale. Attraverso l’analisi della biblioteca, di fonti manoscritte e a stampa, viene messo in evidenza come Aldrovandi, nell’intento di classificare e “domesticare” una natura ancora percepita come esotica, abbia integrato testimonianze classiche e del Nuovo Mondo con il sapere a lui contemporaneo, proponendo una lettura che intreccia naturalismo, medicina, cultura alimentare e pratiche simboliche. Infine, l’indagine permette di ipotizzare come la dimensione polisemica del consumo di carne di tartaruga propria del Rinascimento italiano costituisca la base dell’immagine di cibo esotico e ricercato che ha caratterizzato i secoli successivi.