Pubblicato 04-07-2023 — Aggiornato il 10-07-2023
Parole chiave
- New World, Ancient herbaria, Rare species
Come citare
Copyright (c) 2023 Fabrizio Buldrini, Alessandro Alessandrini, Umberto Mossetti, Giovanna Pezzi, Juri Nascimbene
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Abstract
Essiccare le piante per scopo di studio, confronto e scambio fra studiosi era divenuto una prassi dalla prima metà
del XVI secolo grazie all’opera di Luca Ghini, fondatore degli orti botanici di Pisa e Firenze. Fra i pochi erbari rinascimentali oggi conosciuti, quello di Ulisse Aldrovandi occupa un posto di primo piano per quantità e varietà dei campioni, giacché proprio in esso si trova una delle primissime testimonianze a livello continentale – se non la prima in assoluto – di molte specie d’uso corrente in Europa, introdotte dal Nuovo Mondo, così come di varie altre oggi protette perché assai rare o a rischio d’estinzione. Nel presente contributo s’illustrano alcune specie contenute in questo erbario, scegliendole fra le più notevoli per ragioni storiche, geografiche e scientifiche.